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“L’ABC DI DIGITOPOLI: Il tuo primo dizionario del mondo digitale”

Di Agostino Ghiglia e Massimo Missiroli

Sempre difficile recensire il libro di un amico e di un collega non perdendo di obiettività e, ancora più difficile, se il libro è bello e utile per davvero, perché in pochi crederanno all’autenticità di quello che si scrive.

E questo è il caso di Digitopoli, scritto da Agostino Ghiglia, mio collega nel collegio del Garante per la protezione dei dati personali e da Massimo Missiroli, che conosco solo per quello che scrive.

Se però è vero che nei bambini si conservano ancora quelle genuinità, spontaneità e sincerità che la società sta progressivamente perdendo, allora, forse, varrà a convincere chi sarebbe tentato di non credere a quello che scrivo la circostanza che una delle mie figlie, sette anni, preso in mano il libro, ha iniziato a leggerlo e in meno di un’ora ha deciso che sarebbe diventato il suo “orsacchiotto” con il quale addormentarsi e viaggiare nel week end.

Ecco Digitopoli è una straordinaria introduzione, poco impegnativa e a portata anche di bambini – ma non perché non sia adatto ai più adulti – all’universo digitale.

Un abbecedario digitale, come lo chiamano gli stessi autori, che con parole semplici e grafiche che evocano quelle delle fiabe per bambini, racconta le parole-chiave dell’innovazione tecnologica, le nozioni che non si possono non conoscere se si vuole vivere nella stagione della vita del mondo che stiamo vivendo.

Verrebbe da dire che Digitopoli è un libro che racconta l’usabilità attraverso la quale i servizi digitali ci hanno conquistato e continuano a conquistarci con la stessa arma, quella della semplicità, della freschezza, dell’immediatezza di concetti straordinariamente complessi, resi alla portata di tutti.

Un’impresa nella quale può cimentarsi solo chi di quei concetti è padrone.

È un bagno di umiltà digitale quello che il libro di Ghiglia e Missiroli propone.

Dimenticatevi di sapere, immaginate di non sapere – anche perché forse non sapete per davvero che siate bambini o adulti – e abbandonatevi alla lettura di Digitopoli.

Ne uscirete padroni di quelle informazioni che sono indispensabili per visitare un Paese che non si conosce, senza perdersi ma senza, al tempo stesso, rinunciare al piacere della scoperta di ciò che di più bello quel luogo-non luogo che è la dimensione digitale ha da offrirvi.

Ecco obiettivamente Digitopoli è tutto questo e se non credete a me, credete almeno a mia figlia.

Buona lettura.