PRIVACY WEEKLY 01.07.2025

Negli USA si discute uno stop decennale alle regole statali sull’AI. Ma c’è un equivoco Si scrive governo dell’Intelligenza artificiale, si legge governo della società globale. Le riflessioni di Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali Vietato per dieci anni varare a livello statale ogni “legge o regolamento… idoneo… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 03.07.2025

L’INFLUENZA DEL GDPR SULLA LEGGE SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI IN INDONESIA Un’analisi di Modern Diplomacy mette in luce come il “Brussels Effect” abbia influenzato la recente legge indonesiana sulla protezione dei dati personali (PDP Law). Ispirata in molte sue disposizioni al GDPR europeo, la legge introduce concetti chiave come il consenso esplicito, il diritto… Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | App per il monitoraggio del ciclo o aspirapolveri di dati? Donne, non cadete nella trappola

Nel mondo patinato delle app per la salute femminile, ci viene raccontato che il monitoraggio del ciclo mestruale sia un gesto di empowerment, un atto di consapevolezza del proprio corpo. Peccato che, dietro l’interfaccia rosa pastello e i messaggi motivazionali, si nasconda un’industria che tratta i dati più intimi delle donne come moneta di scambio. Duro, anzi no, durissimo il J’accuse del Minderoo Centre for Technology and Democracy dell’Università di Cambridge. La sigla e ne parliamo perché questo è il genere di cose delle quali giornali e televisioni dovrebbero occuparsi molto di più.

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PRIVACY DAILY 02.07.2025

USA: IL SENATO ABBANDONA LA PROPOSTA DI MORATORIA SULLE LEGGI STATALI SULL’IA Il Senato degli Stati Uniti ha ritirato la proposta di moratoria che avrebbe temporaneamente impedito agli Stati federati di adottare proprie leggi sull’intelligenza artificiale. Il compromesso è fallito a causa delle divisioni politiche e delle pressioni da parte di Stati come la California,… Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | Se vuoi conquistare una donna (o un uomo) mettici la faccia (quella vera)

Il principio è antico e sacrosanto: per conquistare una persona bisogna esser disponibili a metterci la faccia. La speciale declinazione del principio che Tinder, una delle app di incontri più popolari al mondo, ha appena scelto di utilizzare, qualche dubbio però lo solleva. Che siate utenti di Tinder – non lo confessa mai nessuno – o appassionati di privacy, subito dopo la sigla vi racconto iniziativa e dubbi.

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PRIVACY DAILY 01.07.2025

LA SVIZZERA SI PREPARA A INTRODURRE LE NUOVE CARTE D’IDENTITÀ BIOMETRICHE Le autorità svizzere hanno annunciato l’imminente introduzione di carte d’identità biometriche, che includeranno dati come l’immagine del volto e le impronte digitali, allineandosi agli standard europei e internazionali. L’obiettivo è migliorare la sicurezza e l’affidabilità dell’identificazione, favorendo anche la futura integrazione con servizi digitali…. Continua a leggere

PRIVACY DAILY 30.06.2025

L’EDPB COMMENTA LE LINEE GUIDA DELLA COMMISSIONE UE SULL’ART. 28 DEL DSA Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha pubblicato le sue osservazioni ufficiali sulla bozza di linee guida della Commissione europea relativa all’articolo 28 del Digital Services Act (DSA), che disciplina l’accesso dei ricercatori indipendenti ai dati delle piattaforme online. L’EDPB… Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | USA: La Corte Suprema legittima la legge texana sull’age verification per il porno

L’anno scorso PornHub, una delle più popolari piattaforme online di contenuti pornografici ha chiuso i battenti in Texas. Il motivo? Una legge che impone agli utenti di quel genere di piattaforme di dimostrare di essere maggiorenni prima di entrare. In tanti hanno, immediatamente, dubitato della legittimità della legge considerandola incompatibile con il primo emendamento, quello sulla libertà di parola. Qualcuno ha fatto di più e ha chiesto e ottenuto che la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America si pronunciasse sulla legge. La sigla e vi racconto come è appena andata a finire.

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