Sarebbero già 135 mila le applicazioni che Apple ha cancellato dal suo store perché non conformi alle Il sito internet accoglie ancora i visitatori con un claim che è tutto un programma, forse la cosa migliore dell’intera iniziativa: guarda il mondo, non il tuo schermo.
Ma i primi – per fortuna non tantissimi – acquirenti di AI pin, la spilla super intelligente di Humane nata, poco più di un anno fa, per sostituire lo smartphone, oggi avrebbero voluto aver guardato il mondo anziché lo schermo qualche mese fa quando hanno deciso di comprare, a 700 dollari, quello che venduto come il più rivoluzionario dei dispositivi basati sull’intelligenza artificiale sbarcati sul mercato, è appena stato dichiarato tecnologicamente e commercialmente morto dalla stessa società che lo ha progettato e venduto.
Non servirà più assolutamente a nulla.
Un soprammobile di plastica da 700 dollari.
Humane, una società fondata da ex dirigenti della Apple, infatti, ha appena annunciato che non supporterà oltre il funzionamento del dispositivo che, per la verità, a leggere quel che si dice in giro, non ha mai funzionato come avrebbe dovuto.
L’idea era quella di un’assistente vocale super intelligente chiuso in una spilla da attaccare sulla giacca o sulla maglietta e attraverso il quale fare tutto quello che facciamo con lo smartphone e molto di più.
Ma è rimasta solo un’idea utile a vendere qualche milione di dollari di dispositivi in giro per il mondo, peraltro vedendosene restituire la più parte.
Per carità di belle idee che falliscono ce ne sono tante e, tutto sommato, è normale.
Senza fallimenti non ci sarebbe progresso.
E, però, c’è modo e modo di lasciar naufragare un progetto.
Quello scelto dalla Humane sembra uno dei peggiori.
La società infatti ha appena venduto il sistema operativo che dava vita a AI pin, decine di brevetti e il proprio know how alla HP per 116 milioni di dollari ma ha annunciato agli acquirenti del suo promesso gioiello tecnologico che solo quelli che lo hanno acquistato negli ultimi novanta giorni avranno il rimborso.
Per gli altri nulla.
Dovranno tenersi la spilla spenta e non funzionante, nessun rimborso e neppure delle scuse.
E non basta.
Perché ora la domanda che in tanti iniziano a farsi è: una società che dimostra così poca attenzione verso i suoi clienti, cancellerà davvero e in maniera definitiva la montagna di dati personali e personalissimi accumulati nel corso del suo costosissimo – per i suoi clienti – esperimento di vita?
Una bella domanda con la quale iniziare la giornata se non si è mai acquistato l’AI pin.
Una domanda orribile se lo si è acquistato e tenuto attaccato alla giacca per qualche mese, lasciandogli guardare e raccontandogli tantissimo di noi.
In un caso e nell’altro una storia istruttiva per tutti: startup e consumatori, un caso di scuola di tutto quello che non dovrebbe mai accadere.
Buona giornata e naturalmente goodmorning privacy!