PRIVACY DAILY 16.10.2024


UE: ALCUNI TRA I PIÙ IMPORTANTI MODELLI DI IA NON SAREBBERO CONFORMI ALLE NORMATIVE EUROPEE

Un recente rapporto ha rivelato che alcuni tra i principali modelli di intelligenza artificiale non sono conformi all’AI Act dell’UE. Questa legge, entrata in vigore nell’agosto 2024, stabilisce standard rigorosi per l’IA, con l’obiettivo di evitare discriminazioni e migliorare la sicurezza informatica. L’analisi ha mostrato che molti modelli presentano falle in aree critiche, soprattutto per quanto riguarda risultati discriminatori e la sicurezza informatica, con punteggi insufficienti rispetto agli standard richiesti. Lo strumento di valutazione, chiamato “LLM Checker”, è stato sviluppato da ETH Zurigo e LatticeFlow per aiutare le aziende a conformarsi alle normative europee.

FONTE: https://www.reuters.com/technology/artificial-intelligence/eu-ai-act-checker-reveals-big-techs-compliance-pitfalls-2024-10-16/

INDIA: IL PRIMO MINISTRO CHIEDE STANDARD GLOBALI PER L’IA E LA PRIVACY DEI DATI

Durante l’India Mobile Congress 2024, il Primo Ministro Narendra Modi ha esortato la comunità internazionale a sviluppare standard globali per l’intelligenza artificiale e la protezione della privacy dei dati. Modi ha evidenziato l’importanza di regolamentazioni armonizzate a livello mondiale per garantire che le tecnologie emergenti, come l’IA, siano sviluppate e utilizzate in modo sicuro e responsabile. Ha inoltre sottolineato come l’India possa assumere un ruolo di leadership in questo campo, offrendo esempi di regolamentazioni efficaci e promuovendo una cooperazione globale per affrontare le sfide connesse all’IA e alla privacy.

FONTE: https://timesofoman.com/article/151007-indian-pm-modi-calls-for-global-standards-for-ai-and-data-privacy-at-imc-2024

THAILANDIA: LA DPCP EMETTE LA SUA PRIMA ORDINANZA INGIUNZIONE CONTRO UN’AZIENDA DI E-COMMERCE

La Commissione per la Protezione dei Dati Personali della Thailandia (DPCP) ha emesso la sua prima ordinanza ingiunzione nei confronti di una società di e-commerce. La decisione arriva dopo che l’azienda è stata accusata di violare la legge thailandese sulla protezione dei dati personali, in particolare per la raccolta e l’uso improprio dei dati personali dei clienti. Questa ordinanza segna una pietra miliare nell’applicazione delle normative sulla privacy dei dati in Thailandia e rappresenta un segnale importante per le aziende che operano nel Paese, indicando la volontà del governo di far rispettare rigorosamente le leggi sulla protezione dei dati.

FONTE: https://www.kaohooninternational.com/aseanupdates/546135