Guardare la mappa che è rimbalzata nei giorni scorsi in alcuni post su X fa letteralmente rabbrividire: centinaia di milioni di puntini rossi su un’enorme mappa del mondo intero che rappresentano la posizione di altrettante persone come rilevata dai loro smartphone, tablet e PC e come registrata dalla Gravy Analytics, una società specializzata in questo genere di attività che avrebbe subito una delle più gravi violazioni dei dati personali della storia.
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GOOD MORNING PRIVACY! | Dati sulla geolocalizzazione finiti online. Utente avvisato mezzo salvato!
Dati sulla geolocalizzazione finiti online. Utente avvisato è mezzo salvato!
Guardare la mappa che ha fatto il giro dei social nei giorni scorsi su X fa letteralmente rabbrividire: centinaia di milioni di puntini rossi su un’enorme mappa mondiale, ognuno rappresentante la posizione di persone rilevata dai loro smartphone, tablet e PC. Questi dati, raccolti da Gravy Analytics, una società specializzata in geolocalizzazione, sarebbero stati coinvolti in una delle violazioni dei dati personali più gravi di sempre.ù
Continua a leggereLa sua privacy vale più di un like | Lo spot del Garante privacy a tutela dei minori
Cari colleghi genitori, la privacy dei nostri figli vale molto più di un like. Abbiamo provato a raccontarlo in questo video che vi prego di far girare, a cominciare dalle chat di classe dei nostri figli! Buon lavoro!
Comunicato Stampa: COMUNICATO STAMPA – “La sua privacy vale più di un like”. Al via il nuovo… – Garante Privacy
Pagina informativa: Sharenting – Garante Privacy
GOOD MORNING PRIVACY! | L’insostenibile leggerezza dei contenuti che affidiamo ai social
L’insostenibile leggerezza dei contenuti che affidiamo ai social
La prossima settimana TikTok potrebbe scomparire dagli smartphone dei suoi 180 milioni di utenti americani a seguito della legge che impone alla società cinese che lo controlla di scegliere tra vendere l’app, limitatamente alle attività in America, a una società americana o, appunto, chiudere i battenti.
Continua a leggereGOOD MORNING PRIVACY! | Auto connesse e app che parlano con le assicurazioni
Auto connesse e app che parlano con le assicurazioni
Lo Stato del Texas ha appena trascinato in giudizio una compagnia assicurativa americana, la Allstate, contestandole di aver comprato a peso d’oro dai gestori di una serie di applicazioni per smartphone e da alcuni produttori di automobili connesse una quantità industriale di dati personali di decine di milioni di americani allo scopo di saperne di più sul loro stile di guida e poter adeguare le tariffe delle polizze in maniera coerente con i profili di rischio elaborati.
Continua a leggereGOOD MORNING PRIVACY! | Signori e signore, si scende!
Signore e Signori, si scende!
Una compagnia ferroviaria non può pretendere che i viaggiatori, per fare un biglietto o creare un account, scelgano se essere identificati come Signore o Signora, non trattandosi di informazioni effettivamente necessarie per dare esecuzione al contratto di viaggio.
È la sintesi della decisione con cui la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha appena risolto la questione pregiudiziale rimessale dal Consiglio di Stato francese, dopo che la CNIL, l’omologa del Garante per la privacy italiano in Francia, aveva respinto la segnalazione di Mousse, un’associazione che contestava la circostanza per cui le ferrovie francesi esigessero questo genere di dati dai viaggiatori, al non dichiarato fine di inviare loro comunicazioni personalizzate al femminile o al maschile.
Continua a leggereGOOD MORNING PRIVACY! | La Commissione Europea è finita sul banco degli imputati per violazione delle regole sulla protezione dei dati personali
A Bruxelles piove, anzi nevica e non sto parlando del meteo, ma della seconda decisione in una manciata di settimane con la quale la Commissione Europea è finita sul banco degli imputati per violazione proprio di quelle regole sulla protezione dei dati personali della quale da anni indiscussa ambasciatrice in tutto il mondo. Paradossi episodici ma pur sempre paradossi. Come se un campione dell’anti-doping venisse trovato positivo al doping, non in occasione di una sola competizione ma di due gare di fila.
Continua a leggereGARANTISMI 122
Telegram ha recentemente annunciato un cambio nella sua politica di condivisione dei dati: ha soddisfatto 900 richieste da parte del governo statunitense, fornendo numeri di telefono o indirizzi IP di oltre 2.250 utenti, relativi a reati come crimini informatici, vendita di beni illegali e frodi online. Questo segna un notevole incremento rispetto al passato, quando i dati venivano condivisi solo per casi di terrorismo. Il cambio di rotta è avvenuto proprio dopo l’arresto del fondatore Pavel Durov in Francia, accusato di complicità in cybercrimine e ostacolo alle indagini. Una coincidenza? E cosa cambierà dal punto di vista della privacy di una piattaforma come Telegram? 🎙️ Ne parliamo oggi, in questa nuova puntata di Garantismi, la prima del 2025, in compagnia di Guido Scorza!
ETA BETA
RAI RADIOUNO – ETA BETA 11.30 | Puntata del 21.12.2024 | “ChatGPT, alla fine il Garante della privacy ha multato OpenAI”

Ascolta la puntata su Rai Play Sound | Eta Beta | 2025, l’algoritmo su misura che pensa, crea e agisce per noi | Rai Radio 1 | RaiPlay Sound
GARANTISMI #121
Siete sicuri di avere capito davvero la “multa” di 15 Milioni di Euro del Garante a OpenAI? Se la risposta non è convinta, ecco un video speciale di approfondimento, per capire tutto quello che c’è da sapere. In una puntata “crossover” con #Garantismi, insieme a Guido Scorza analizziamo in profondità il provvedimento sanzionatorio del Garante della Privacy nei confronti di OpenAI e ChatGPT, insieme a tanti spunti di riflessione. Perché l’Italia ha sanzionato OpenAI? Quali sono state le violazioni? E cosa significa per il futuro dell’intelligenza artificiale in Europa? Nel video affrontiamo: » La violazione della privacy: dai database compromessi alla mancata trasparenza verso utenti e non utenti. » La base giuridica: un punto cruciale che coinvolge il GDPR e l’intero processo di trattamento dei dati. » La questione dei minori: i sistemi di verifica dell’età e le sfide tecnologiche per proteggere i più giovani. » I dati inesatti: l’elefante nella stanza, tra inesattezze e allucinazioni di ChatGPT, e il dibattito su cosa sia tecnicamente possibile o semplicemente oneroso. » La collaborazione di OpenAI: come ha reagito l’azienda, le misure implementate e cosa possiamo aspettarci in futuro. » Il ruolo dell’Europa: dal trasferimento della competenza all’Irlanda, fino all’importanza di un approccio comune per bilanciare innovazione e diritti. Un’analisi completa che evita le semplificazioni, per comprendere davvero le implicazioni di questo caso che segna un passaggio cruciale nel rapporto tra AI e regolamentazione.
COMUNICATO STAMPA – ChatGPT, il Garante privacy chiude l’istruttoria…. – Garante Privacy