GOOD MORNING PRIVACY! | USA: La Corte Suprema legittima la legge texana sull’age verification per il porno

L’anno scorso PornHub, una delle più popolari piattaforme online di contenuti pornografici ha chiuso i battenti in Texas. Il motivo? Una legge che impone agli utenti di quel genere di piattaforme di dimostrare di essere maggiorenni prima di entrare. In tanti hanno, immediatamente, dubitato della legittimità della legge considerandola incompatibile con il primo emendamento, quello sulla libertà di parola. Qualcuno ha fatto di più e ha chiesto e ottenuto che la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America si pronunciasse sulla legge. La sigla e vi racconto come è appena andata a finire.

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GOOD MORNING PRIVACY! | AI Overviews di Google: non accontentarsi del riassunto

Il 12 giugno un Boeing 787-8 dell’Air India diretto a Londra, 30 secondi dopo essere decollato si è schiantato in un’area residenziale causando la morte di almeno 240 persone, tra quelle a bordo e quelle a terra.
Si è trattato di uno dei più grandi disastri nella storia dell’aviazione.
Milioni di persone in tutto il mondo, naturalmente, hanno cercato notizia sull’accaduto online attraverso il più popolare di tutti i motori di ricerca.
La sigla e vi racconto cosa è andato storto, una lezione facile facile da trarne e una riflessione da avviare.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Disney e Universal contro l’intelligenza artificiale generativa di Midjourney

È una guerra animata e animosa quella appena scoppiata tra i signori incontrastati dell’animazione globale e Midjourney, campione planetario dell’intelligenza artificiale generativa per immagini.
Matite contro algoritmi si potrebbe dire in una sintesi di impatto ma imperfetta perché evidentemente è da tempo che gli algoritmi danno una mano anche all’esercito delle matite.
La sigla e ne parliamo.

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GOOD MORNING PRIVACY! | In Cina si spegne l’intelligenza artificiale per evitare che gli studenti barino agli esami

Oltre tredici milioni di studenti cinesi, in questi giorni, sono chiamati a conquistarsi un posto in università superando una selezione nazionale niente affatto facile e per essere sicuro che nessuno chieda l’aiutino da casa o, meglio, un aiutino all’intelligenza artificiale si è dovuto ricorrere a una soluzione un po’ drastica che, però, è decisamente figlia dei tempi.
Se siete curiosi, continuate a ascoltare dopo la sigla.

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GOOD MORNING PRIVACY! | L’intelligenza artificiale può costare cara all’avvocato

La tentazione dell’intelligenza artificiale che ci semplifica la vita e ci rende più facile il lavoro è forte, talvolta irresistibile, anche per gli avvocati che, ormai da qualche anno, in tutto il mondo, ne sono grandi utilizzatori.

E questo riguarda, in particolare, l’intelligenza artificiale generativa.
Ma che succede se una di queste intelligenze artificiali propone a un avvocato una memoria piena zeppa di riferimenti sbagliati e l’avvocato la deposita in Tribunale prendendola per buona?
L’errore, secondo un Giudice inglese, rischia di costare caro all’Avvocato.
Sicuramente più a lui che all’intelligenza artificiale.
La sigla e ne parliamo.

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GOOD MORNING PRIVACY! | I bambini fuori dai social, una buona idea ma che potrebbe essere incostituzionale (in Florida)

Il caffè questa mattina è amaro almeno per me.
Così tanto amaro che all’inizio ho pensato di non dare la notizia.
Poi, però, ci ho ripensato: non si può animare un dibattito trasparente e costruttivo senza dar conto di voci e decisioni che pure si condividono poco.
E, quindi, eccomi qui.
Oggi parliamo di una decisione di due giorni fa con la quale un giudice in Florida ha deciso che una legge che vieta ai più piccoli l’accesso ai social è incostituzionale per contrasto con il primo emendamento.

Ma lo facciamo subito dopo la sigla.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Occhio al dettaglio negli Shorts di YouTube

YouTube ha appena lanciato una nuova funzionalità che ci consentirà mentre guardiamo uno Shorts, di mettere in pausa e lanciare Lens, il servizio di ricerca per immagini di Google, e chiedere maggiori informazioni su qualsiasi oggetto presente sul video.
Bella, bellissima idea di business, specie perché i concorrenti di YouTube, sin qui, sembrerebbero non averci pensato.
E però, ormai lo sappiamo, non c’è bella idea che non possa diventare brutta se non la si maneggia con cautela.
E quale momento migliore del caffè del mattino per parlarne.
Ma tra un istante, dopo la sigla.

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