GOOD MORNING PRIVACY! | No, pagare il riscatto dopo aver subito una violazione dei dati non è la soluzione

Per alcuni un episodio banale e del quale devo scusarmi.
Per altri, purtroppo, un episodio utile.
Per qualcuno, forse, un episodio con un consiglio prezioso per quanto scontato per i primi.
Pagare o non pagare il riscatto richiesto a chi ha violato i nostri dati personali.
Ecco, questa è la domanda di oggi.
Un episodio che rimbalza dal Canada suggerisce la risposta.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Invasione di bot sulle pagine di Reddit. Serve una prova di umanità!

E se domani, anzi no, oggi i social network si riempissero di utenti non umani con un solo obiettivo: fingersi umani e persuadere gli utenti umani a pensarla in un certo modo o a fare certe scelte?
Sapremmo riconoscerli?
C’è una storia che rimbalza dalle pagine di Reddit che suggerisce di porci questa domanda e di provare a rispondere con una certa urgenza.
La sigla e ne parliamo.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Pubblicano foto su un app per vendere un vestito e si ritrovano sommerse da richieste di prestazioni sessuali

Avete mai usato Vinted, l’app per vendere abbigliamento usato?
E se lo avete fatto avete mai pubblicato vostre foto con indosso i capi da vendere?
Se si questa storia potrebbe interessarvi e, forse, anche preoccuparvi un po’.
Se no, vale come avviso ai naviganti e, soprattutto alle naviganti.
La sigla e ne parliamo.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Chatbot: più ladri di tempo o saggi compagni di strada?

Kevin Systrom è uno dei co-fondatori di Instagram.
Non è un luddista, non è un nemico del progresso, non è un retrogrado.
Eppure qualche giorno fa ha raccontato una storia che non getta esattamente la luce migliore sulle cose dell’intelligenza artificiale, a cominciare dall’universo dei chatbot.
Difficile resistere alla tentazione di parlarne.
Ma prima la sigla.

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LEGAL4TECH |  Exploring human-machine relationships: insights from Guido Scorza

Abbiamo intervistato Guido Scorza (membro dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali) per parlare del suo nuovo libro, “𝐃𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐜𝐡𝐚𝐭𝐛𝐨𝐭 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞” e di come sta cambiando il rapporto tra persone e macchine. L’intervista è in italiano e rappresenta solo una parte di una conversazione più ampia che abbiamo avuto con Scorza in inglese.

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