GARANTISMI 124

Garante Privacy: Blocco Shock a DeepSeek!

Il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso un provvedimento di limitazione del trattamento dei dati personali nei confronti di DeepSeek, richiamando alla memoria quanto accaduto con ChatGPT. Questo intervento sottolinea le crescenti preoccupazioni relative alla privacy e al trattamento dei dati da parte di applicazioni tecnologiche avanzate, non solo in Italia ma in tutta Europa. Le implicazioni di tale blocco potrebbero avere effetti di vasta portata, richiedendo un’attenta analisi delle risposte e delle reazioni non solo delle aziende coinvolte ma anche di altri enti regolatori a livello europeo. Con Guido Scorza discutiamo delle motivazioni dietro questo provvedimento, le reazioni delle aziende interessate e le possibili conseguenze a breve e lungo termine. È un tema complesso che solleva interrogativi sulla responsabilità nella gestione dei dati personali nell’era digitale, invitando ad un dibattito più ampio su come bilanciare innovazione tecnologica e diritti alla privacy. Cosa ne pensate? Condividete la vostra opinione e partecipare alla discussione nei commenti: come dovrebbero gestire le aziende i dati personali? Le autorità stanno facendo abbastanza per proteggere i cittadini?

GARANTISMI 123

Trump accelera sulla AI degli USA, cancellando le regole e ampliando gli investimenti

Con l’inizio del suo secondo mandato, Donald Trump ha immediatamente abrogato l’ordine esecutivo di Joe Biden del 2023 riguardante la sicurezza e l’intelligenza artificiale generativa. Un cambio di rotta significativo e una dichiarazione di intenti sull’approccio degli Stati Uniti verso l’innovazione tecnologica e la sicurezza, una battaglia verso la AI Supremacy fatta anche del Progetto Stargate, un investimento privato di 500 miliardi per hardware AI. Oggi in questa nuova puntata di Garantismi analizziamo con Guido Scorza questa serie di decisioni e le conseguenti implicazioni politiche e geopolitiche, soprattutto in visione del contrasto con il punto di vista europeo. Trump ha fatto bene a lasciare le briglie sciolte all’industria dell’AI o stiamo correndo un rischio troppo grande?

La sua privacy vale più di un like | Lo spot del Garante privacy a tutela dei minori

Cari colleghi genitori, la privacy dei nostri figli vale molto più di un like. Abbiamo provato a raccontarlo in questo video che vi prego di far girare, a cominciare dalle chat di classe dei nostri figli! Buon lavoro!

Comunicato Stampa: COMUNICATO STAMPA – “La sua privacy vale più di un like”. Al via il nuovo… – Garante Privacy

Pagina informativa: Sharenting – Garante Privacy

GARANTISMI 122

Telegram ha recentemente annunciato un cambio nella sua politica di condivisione dei dati: ha soddisfatto 900 richieste da parte del governo statunitense, fornendo numeri di telefono o indirizzi IP di oltre 2.250 utenti, relativi a reati come crimini informatici, vendita di beni illegali e frodi online. Questo segna un notevole incremento rispetto al passato, quando i dati venivano condivisi solo per casi di terrorismo. Il cambio di rotta è avvenuto proprio dopo l’arresto del fondatore Pavel Durov in Francia, accusato di complicità in cybercrimine e ostacolo alle indagini. Una coincidenza? E cosa cambierà dal punto di vista della privacy di una piattaforma come Telegram? 🎙️ Ne parliamo oggi, in questa nuova puntata di Garantismi, la prima del 2025, in compagnia di Guido Scorza!

GARANTISMI 121

Siete sicuri di avere capito davvero la “multa” di 15 Milioni di Euro del Garante a OpenAI? Se la risposta non è convinta, ecco un video speciale di approfondimento, per capire tutto quello che c’è da sapere. In una puntata “crossover” con #Garantismi, insieme a Guido Scorza analizziamo in profondità il provvedimento sanzionatorio del Garante della Privacy nei confronti di OpenAI e ChatGPT, insieme a tanti spunti di riflessione. Perché l’Italia ha sanzionato OpenAI? Quali sono state le violazioni? E cosa significa per il futuro dell’intelligenza artificiale in Europa? Nel video affrontiamo: » La violazione della privacy: dai database compromessi alla mancata trasparenza verso utenti e non utenti. » La base giuridica: un punto cruciale che coinvolge il GDPR e l’intero processo di trattamento dei dati. » La questione dei minori: i sistemi di verifica dell’età e le sfide tecnologiche per proteggere i più giovani. » I dati inesatti: l’elefante nella stanza, tra inesattezze e allucinazioni di ChatGPT, e il dibattito su cosa sia tecnicamente possibile o semplicemente oneroso. » La collaborazione di OpenAI: come ha reagito l’azienda, le misure implementate e cosa possiamo aspettarci in futuro. » Il ruolo dell’Europa: dal trasferimento della competenza all’Irlanda, fino all’importanza di un approccio comune per bilanciare innovazione e diritti. Un’analisi completa che evita le semplificazioni, per comprendere davvero le implicazioni di questo caso che segna un passaggio cruciale nel rapporto tra AI e regolamentazione.

COMUNICATO STAMPA – ChatGPT, il Garante privacy chiude l’istruttoria…. – Garante Privacy

GARANTISMI 120

Se c’è una cosa che dà fastidio è chi non rispetta le regole. Ma se a violarle è proprio chi dovrebbe farle rispettare, la cosa diventa insopportabile. Nella puntata di oggi con Guido, analizziamo una vicenda tanto semplice quanto grave: la Commissione Europea ha violato il GDPR. Come?

Con una campagna di comunicazione social, utilizzando targeting politico e religioso senza una base giuridica adeguata. Dati sensibili, pubblicità politica profilata e mancanza di consapevolezza: cosa è successo davvero? Cosa dice il garante europeo?

Leggi anche l’approfondimento scritto per AGENDA DIGITALE | La Commissione Ue ha calpestato il diritto per fini politici: ecco i risvolti – Guido Scorza

RADIOACTIVAPLUS | Age Verification: indispensabile avere regole condivise

Le piattaforme digitali hanno responsabilità su molti aspetti, tra i quali risiede l’obbligo di garantire la trasparenza delle informazioni sui dati personali in modo chiaro, considerando l’età media degli utenti. È da questa considerazione che prende il via la nuova stagione di “A little privacy, please!”, la serie podcast condotta da Sergio Aracu, Founder di Area Legale, giurista d’impresa, Business Privacy Lawyer, Privacy Consultant e Data Protection Officer, e Marco Trombadore, amministratore unico di MTS Consulenze, delegato della Regione Lazio di ASSODPO, consulente in materia di GDPR e, a sua volta, Data Protection Officer.