GARANTISMI 122

Telegram ha recentemente annunciato un cambio nella sua politica di condivisione dei dati: ha soddisfatto 900 richieste da parte del governo statunitense, fornendo numeri di telefono o indirizzi IP di oltre 2.250 utenti, relativi a reati come crimini informatici, vendita di beni illegali e frodi online. Questo segna un notevole incremento rispetto al passato, quando i dati venivano condivisi solo per casi di terrorismo. Il cambio di rotta è avvenuto proprio dopo l’arresto del fondatore Pavel Durov in Francia, accusato di complicità in cybercrimine e ostacolo alle indagini. Una coincidenza? E cosa cambierà dal punto di vista della privacy di una piattaforma come Telegram? 🎙️ Ne parliamo oggi, in questa nuova puntata di Garantismi, la prima del 2025, in compagnia di Guido Scorza!

SPECCHIO | L’insostenibile velocità del progresso

Specchio 05/01/2025 – Di Guido Scorza Ci sono voluti sessantadue anni perché cinquanta milioni di persone utilizzassero un’automobile per spostarsi, sessanta perché avessero un telefono a casa, quarantotto perché disponessero dell’elettricità e ventidue perché possedessero un televisore. Il computer, per conquistare lo stesso pubblico di cinquanta milioni di persone ci ha messo quattordici anni, il… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 03.01.2025

USA: RHYSIDA RIVENDICA IL DATA BREACH NEI CONFRONTI DI AAC L’organizzazione criminale Rhysida ha rivendicato un attacco informatico ai danni di American Addiction Centers (AAC), un’importante catena di strutture di riabilitazione. Durante l’attacco, sono stati compromessi e successivamente pubblicati online 28 terabyte di dati sensibili, che includono informazioni personali, dati medici e altri dettagli riservati… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 02.01.2025

UK: l’ICO PUBBLICA UNA GUIDA PER LE START-UP L’Information Commissioner’s Office (ICO) ha pubblicato una guida destinata alle start-up, con l’obiettivo di aiutarle a implementare una gestione dei dati personali che rispetti le normative sin dalle fasi iniziali. La guida fornisce strumenti pratici, linee guida e liste di controllo per garantire che i processi aziendali… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 31.12.2024

USA: IL DIPARTIMENTO DEL TESORO AFFERMA DI ESSERE STATO HACKERATO DALLA CINA All’inizio di dicembre 2024, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha subito una violazione informatica attribuita a un gruppo APT (Advanced Persistent Threat) sponsorizzato dallo stato cinese. Gli hacker hanno sfruttato vulnerabilità nel software di supporto tecnico remoto di BeyondTrust, ottenendo accesso… Continua a leggere

2024

È il quarto 31 dicembre da un quarto di Garante, il quarto anno – e qualcosa di più – vissuto indossando la maglia di una delle squadre più straordinarie con le quali abbia sin qui giocato ma, soprattutto, giocando alcune delle partite più belle di sempre, partite che benché il risultato non possa essere riassunto… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 30.12.2024

FRANCIA: LA CNIL APRE UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLE CERTIFICAZIONI La Commission nationale de l’informatique et des libertés (CNIL) ha avviato una consultazione pubblica per definire un nuovo quadro di riferimento dedicato alla certificazione RGPD per i subappaltatori. Il progetto mira a stabilire criteri di valutazione chiari per garantire che i fornitori di servizi rispettino pienamente… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 20.12.2024

UE: L’EDPB HA ADOTTATO UN PARERE SULL’USO DEI DATI PERSONALI PER LO SVILUPPO MODELLI DI IA Il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) ha adottato un parere riguardante l’utilizzo dei dati personali nello sviluppo e nella diffusione di modelli di intelligenza artificiale (IA). Il documento sottolinea l’importanza di rispettare i principi del Regolamento… Continua a leggere

GARANTISMI 121

Siete sicuri di avere capito davvero la “multa” di 15 Milioni di Euro del Garante a OpenAI? Se la risposta non è convinta, ecco un video speciale di approfondimento, per capire tutto quello che c’è da sapere. In una puntata “crossover” con #Garantismi, insieme a Guido Scorza analizziamo in profondità il provvedimento sanzionatorio del Garante della Privacy nei confronti di OpenAI e ChatGPT, insieme a tanti spunti di riflessione. Perché l’Italia ha sanzionato OpenAI? Quali sono state le violazioni? E cosa significa per il futuro dell’intelligenza artificiale in Europa? Nel video affrontiamo: » La violazione della privacy: dai database compromessi alla mancata trasparenza verso utenti e non utenti. » La base giuridica: un punto cruciale che coinvolge il GDPR e l’intero processo di trattamento dei dati. » La questione dei minori: i sistemi di verifica dell’età e le sfide tecnologiche per proteggere i più giovani. » I dati inesatti: l’elefante nella stanza, tra inesattezze e allucinazioni di ChatGPT, e il dibattito su cosa sia tecnicamente possibile o semplicemente oneroso. » La collaborazione di OpenAI: come ha reagito l’azienda, le misure implementate e cosa possiamo aspettarci in futuro. » Il ruolo dell’Europa: dal trasferimento della competenza all’Irlanda, fino all’importanza di un approccio comune per bilanciare innovazione e diritti. Un’analisi completa che evita le semplificazioni, per comprendere davvero le implicazioni di questo caso che segna un passaggio cruciale nel rapporto tra AI e regolamentazione.

COMUNICATO STAMPA – ChatGPT, il Garante privacy chiude l’istruttoria…. – Garante Privacy