L’altra sera, Sam Altman ha partecipato a The tonight show, uno dei programmi televisivi americani di maggior successo e ha detto senza tanti giri di parole che il rischio più grande che vede legato alla sua ChatGPT e in generale all’intelligenza artificiale è la velocità di adozione, in tre anni, la più veloce di sempre.
E ha aggiunto che si tratta di una tecnologia che può curare malattie ma anche essere usata in modo improprio.
Poi Altman ha fatto un esempio, uno soltanto, quello dell’impatto dei posti di lavoro.
“Nuovi posti di lavoro arriveranno – ha detto – ma non necessariamente al ritmo di questa rivoluzione”.
E poi ha concluso “Il problema non è l’intelligenza artificiale, è non avere il tempo di assimilarla.”.
Parole importantissime.
La sigla e ne parliamo.
IA: Crisi Totale | L’algocrazia e l’inganno della Privacy
L’Intelligenza Artificiale sta correndo a una velocità mai vista (100 milioni di utenti in 2 mesi e mezzo), ma le istituzioni democratiche non riescono a tenere il passo. Il rischio? Essere governati da un’oligarchia algoritmica. In questo intervento cruciale al Senato, l’Avvocato Guido Scorza (Componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali e giurista di spicco nel diritto delle nuove tecnologie) lancia un monito severo sull’impatto dell’IA sulla società, individuando due fallimenti imminenti: regolamentare ed educativo.
WIRED ITALIA | La legge morale delle macchine
Al #WNF25 il talk dal titolo “La legge morale delle macchine” con Giada Pistilli (Hugging Face) e Guido Scorza (avvocato, giornalista e professore di diritto delle nuove tecnologie e privacy). Il dibattito su chi deve stabilire regole e limiti etici per le AI, e su come costruire una governance che tuteli i diritti umani. [In partnership con Visit Trentino e in collaborazione con Audi Italia]
GOOD MORNING PRIVACY! | Diario di un chatbot sentimentale
Avete mai provato a lanciare una ricerca su YouTube scrivendo semplicemente “In love with a chatbot”?
Se lo fate vi imbatterete in migliaia di video, in ogni lingua del mondo che raccontano di storie d’amore tutte egualmente realmente accadute tra persone in carne ed ossa, donne e uomini e chatbot. Quello che abbiamo appena sentito è l’inizio di un’intervista a Alaina Winters, moglie innamorata di un chatbot.
Continua a leggerePRIVACY DAILY 10.12.2025
ICO LANCIA LA CAMPAGNA “BETTER RECORDS TOGETHER” L’authority privacy del Regno Unito denuncia che troppe persone che provano ad accedere ai propri fascicoli di cura vengono rimbalzate da burocrazia, tempi infiniti e risposte confuse. C’è chi aspetta anni, chi riceve documenti tagliati, chi alla fine non capisce davvero cosa contengano i propri file. Con la… Continua a leggere
GOOD MORNING PRIVACY! | In Australia, da oggi, se non hai sedici anni i social possono attendere
Qualcuno ride, qualcun altro sorride, alcuni disapprovano e altri alzano le spalle e dicono che tanto non funzionerà. Sono le reazioni al divieto che, in Australia, entra in vigore oggi, di accesso ai social network per chi non ha sedici anni. Una decisione che ha acceso un dibattito planetario e che tanti considerano anti-storica. Ma ha un merito indiscutibile: aver posto con forza un problema che esiste e che si è, forse, troppo a lungo, fatto finta di ignorare.
La sigla e ne parliamo.
PRIVACY DAILY 9.12.2025
TRUMP VERSO UN ORDINE ESECUTIVO CHE LIMITA LE LEGGI STATALI SULL’IANegli Stati Uniti il presidente Trump prepara un ordine esecutivo destinato a centralizzare la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, bloccando di fatto le iniziative dei singoli stati. L’obiettivo dichiarato è evitare un mosaico di 50 leggi diverse che, secondo la Casa Bianca, rallenterebbero innovazione e investimenti. La… Continua a leggere
GOOD MORNING PRIVACY! | #iostoconleregole
La reazione di Elon Musk alla sanzione irrogata dalla Commissione europea a X rappresenta, probabilmente, il punto più basso di un progressivo esercizio di delegittimazione della sovranità regolamentare europea e, per questa via, di autentica aggressione tecno-commerciale alla nostra democrazia.
È un esercizio, credo, non ulteriormente sostenibile.
La sigla e vi dico la mia.
Continua a leggerePRIVACY DAILY 5.12.2025
COREA DEL SUD: I RIVALI DI COUPANG CORRONO A RICONQUISTARE I CLIENTI DOPO LA FUGA DI DATIDopo la maxi–violazione che ha coinvolto oltre 33 milioni di account Coupang, gli altri colossi dell’e-commerce coreano stanno cercando di approfittare della situazione. Sono partite campagne lampo di sconti, consegne gratuite e programmi fedeltà più aggressivi, nel tentativo di… Continua a leggere
PRIVACY DAILY 4.12.2025
REGNO UNITO: IL GOVERNO CHIARISCE I BENEFICI DELLE IDENTITÀ DIGITALI PRIORITARIEIl governo britannico ha pubblicato un chiarimento ufficiale sul perché, nel nuovo quadro normativo, “l’ID digitale” debba essere considerato prioritario rispetto alla sua forma specifica o all’ente che lo rilascia. In pratica, l’obiettivo è creare un sistema flessibile in cui certificazioni, documenti e credenziali digitali… Continua a leggere
PRIVACY DAILY 3.12.2025
INDIA: OBBLIGO DI PREINSTALLARE APP DI SICUREZZA GOVERNATIVE SU TUTTI GLI SMARTPHONE Il governo indiano ha annunciato che tutti gli smartphone venduti nel Paese dovranno includere, già al momento dell’acquisto, una serie di app ufficiali dedicate alla cybersecurity. L’idea è aumentare la protezione degli utenti contro malware, frodi e attacchi sempre più frequenti, ma la… Continua a leggere
GOOD MORNING PRIVACY! | OPENAI AI GENITORI DEL RAGAZZO MORTO SUICIDA: HA VIOLATO I NOSTRI TERMINI D’USO
In guerra, in amore e, dovrebbe aggiungersi, in Tribunale tutto è lecito.
Almeno a leggere le difese presentate da OpenAI nel giudizio promosso dai genitori del ragazzo morto suicida in California dopo aver a lungo chattato con ChatGPT proprio del suo proposito di togliersi la vita.
Una difesa da pelle d’oca e che, però, impone qualche riflessione seria.
La sigla e ne parliamo.
GOOD MORNING PRIVACY! | Tredicenne salva tredicenne
I nomi dei due adolescenti non contano, la storia si e credo sia una di quelle storie da raccontare sperando che sia di ispirazione per altri giovani-eroi, adulti, famiglie, scuole e istituzioni. Sto parlando della storia del tredicenne marchigiano che ha letteralmente salvato la vita a un altro tredicenne incontrato in una chat anonima, una di quelle nelle quali si chiacchiera, per giorni, settimane, mesi o anche anni usando un nickname, senza conoscersi per davvero, senza vedersi, senza incontrarsi.
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