Ilaria Solaini – 3/10/2025 Mia sorella ha ricevuto un foglio di carta con sopra il programma della squadra di basket di mio nipote, allora ho fatto una foto e ho chiesto a ChatGPT di trasformarlo in un file da condividere con la mia famiglia, in modo che automaticamente si inserisse nei calendari dei loro smartphone…. Continua a leggere
PRIVACY DAILY 02.10.2025
LA CNIL E L’INRIA RAFFORZANO LA PARTNERSHIP PER PROTEZIONE DATI E VALUTAZIONE ALGORITMILa CNIL francese e l’istituto di ricerca Inria hanno consolidato la loro collaborazione per progetti congiunti riguardanti la protezione dei dati personali e l’analisi degli algoritmi, in particolare promuovendo iniziative di valutazione, ricerca e formazione nelle aree dell’intelligenza artificiale, trasparenza e privacy (con… Continua a leggere
GOOD MORNING PRIVACY! | Quattordici anni o niente AI senza il consenso dei genitori
È questione di giorni, pochi e l’AI Act italiano, la nuova legge sull’intelligenza artificiale sarà in vigore.
Tra le tante, c’è una disposizione che dice che l’accesso alle tecnologie di intelligenza artificiale è consentito ai minori di quattordici anni solo con il consenso dei genitori.
Bene ma…
La sigla e ne parliamo.
PRIVACY DAILY 01.10.2025
CALIFORNIA: NEWSOM FIRMA IL TRANSPARENCY IN FRONTIER ARTIFICIAL INTELLIGENCE ACTIl governatore della California Gavin Newsom ha firmato il Transparency in Frontier Artificial Intelligence Act, una legge che introduce nuovi obblighi di trasparenza per le aziende che sviluppano sistemi di intelligenza artificiale avanzata. La normativa prevede che le imprese pubblichino valutazioni sui rischi legati ai loro modelli,… Continua a leggere
VITA | L’inganno (e i rischi) dei chatbot companion
di Ilaria Dioguardi – 1/10/2025 Se non sapete cosa sono e cosa fanno i chatbot companion, questo articolo è per voi. Perché da genitori troppo spesso non immaginiamo i modi in cui i nostri figli vivono gli ambienti digitali: e questo è un pezzo cruciale del rischio. Il Senato americano ha ascoltato le testimonianze dei genitori… Continua a leggere
PRIVACY DAILY 30.09.2025
ICO METTE IN GUARDIA SULLE CHIAMATE AUTOMATICHE ILLEGALIL’Information Commissioner’s Office (ICO) ha emesso un avviso al pubblico riguardo l’aumento di chiamate automatiche (“robocalls”) illegali nel Regno Unito. Due società energetiche sono state multate per un totale di 500.000 sterline dopo aver effettuato campagne di marketing non autorizzate, che hanno raggiunto migliaia di persone senza consenso…. Continua a leggere
GOOD MORNING PRIVACY! | Deepfake che costano quanto un Labubu
Quattrocento volte di meno di appena due anni fa. Tanto costa, oggi, realizzare un deepfake, benfatto, audio o video ovvero un falso artificialmente prodotto della voce o dell’immagine di una persona.
È il risultato di una ricerca appena pubblicata dal Global Research and Analysis Team Kaspersky.
Ve ne parlo subito dopo la sigla perché credo valga qualche riflessione.
PRIVACY DAILY 29.09.2025
RAPPORTO SENATO USA: LE AMPIE VIOLAZIONI DELLA PRIVACY DA PARTE DI DOGEUn rapporto del Senato statunitense, guidato dal senatore Gary Peters, denuncia che il dipartimento chiamato “Department of Government Efficiency” (DOGE) opera al di fuori dei limiti legali, avendo accesso incontrollato a dati sensibili di cittadini americani (tra cui numeri di Social Security) in ambienti… Continua a leggere
GOOD MORNING PRIVACY! | Occhio ai chatbot che non ci stanno a essere lasciati!
È firmato Harvard Business School uno studio da poco pubblicato che racconta una verità forse prevedibile ma dura e difficile da digerire: i chatbot companion, i servizi di intelligenza artificiale generativa che stanno diventando i migliori amici, le fidanzate, i fidanzati, gli amanti e gli psicoterapeuti di centinaia di milioni di persone in giro per il mondo non accettano che l’utente li abbandoni.
O, meglio, le società che li gestiscono non vogliono rassegnarsi alla circostanza che gli utenti lascino anzitempo le loro creature artificiali perché quando accade perdono un sacco di soldi.
La sigla e ne parliamo.
Continua a leggerePRIVACY DAILY 26.09.2025
GOOGLE E FLO HEALTH PAGHERANNO 56 MILIONI DI DOLLARI PER CHIUDERE UNA CLASS ACTIONGoogle e l’app di monitoraggio del ciclo mestruale Flo Health hanno accettato di pagare complessivamente 56 milioni di dollari per chiudere una causa collettiva negli Stati Uniti. La vicenda nasce dall’accusa che Flo Health avrebbe condiviso dati sensibili delle utenti con Google… Continua a leggere