PRIVACY DAILY 03.11.2025

STATI UNITI: PRESSIONI SU AMAZON PER BLOCCARE IL RICONOSCIMENTO FACCIALE NEI CAMPANELLI RING
Un gruppo di legislatori statunitensi ha chiesto ad Amazon di abbandonare i piani per integrare la tecnologia di riconoscimento facciale nei dispositivi Ring, sostenendo che tale funzione costituirebbe una grave minaccia per la privacy e i diritti civili. La richiesta è stata avanzata in una lettera indirizzata all’amministratore delegato Andy Jassy, nella quale i firmatari esprimono preoccupazione per i rischi di sorveglianza di massa e di discriminazione algoritmica. I parlamentari ricordano che Ring è già al centro di polemiche per la condivisione di dati e filmati con forze dell’ordine senza il consenso esplicito degli utenti. L’iniziativa politica mira a garantire che le tecnologie di sicurezza domestica rispettino gli standard di trasparenza, proporzionalità e tutela della privacy individuale.

MONDO: VIOLAZIONE DEI DATI DI PROTON, 300 MILIONI DI CREDENZIALI FINISCONO NEL DARK WEB
Un’enorme violazione dei dati ha colpito Proton, esponendo oltre 300 milioni di credenziali di accesso su marketplace del dark web. Secondo le prime indagini, gli aggressori sarebbero riusciti a compromettere server contenenti combinazioni di indirizzi email e password associate a diversi servizi Proton, inclusi account di posta elettronica e VPN. Le informazioni sottratte sono state messe in vendita in archivi di grandi dimensioni, sollevando allarme tra utenti e autorità di cybersicurezza. Proton ha dichiarato di aver avviato un’indagine interna e di non aver riscontrato intrusioni nei sistemi principali, ma ha invitato tutti gli utenti a cambiare immediatamente le proprie password e ad attivare l’autenticazione a due fattori. L’incidente evidenzia ancora una volta la vulnerabilità dei servizi online anche quando fondati su infrastrutture di sicurezza avanzata.

STATI UNITI: CAUSA FEDERALE CONTRO IL NYPD PER SORVEGLIANZA DI MASSA ILLEGITTIMA
Il Dipartimento di Polizia di New York City (NYPD) è stato citato in giudizio in una causa federale che lo accusa di gestire un sistema di sorveglianza di massa in violazione della Costituzione. La denuncia, presentata da organizzazioni per i diritti civili, sostiene che il dipartimento utilizzi tecnologie di riconoscimento facciale, droni e reti di telecamere per monitorare in modo sistematico la popolazione, senza adeguata supervisione giudiziaria. Secondo gli avvocati, il programma di sorveglianza viola il Primo e il Quarto Emendamento, limitando la libertà di espressione e il diritto alla privacy. La causa chiede la sospensione immediata delle attività di raccolta dati e l’istituzione di un organismo indipendente di controllo. Il NYPD ha respinto le accuse, dichiarando che le proprie operazioni sono condotte nel pieno rispetto della legge e per motivi di sicurezza pubblica.


UNITED STATES: LAWMAKERS PRESS AMAZON TO DROP FACIAL RECOGNITION FOR RING DOORBELL CAMERAS
U.S. lawmakers have urged Amazon to abandon its plans to integrate facial recognition technology into Ring doorbell cameras, warning that such a move would endanger privacy and civil liberties. In a letter to CEO Andy Jassy, members of Congress expressed concern that facial recognition could enable pervasive surveillance and algorithmic discrimination. Ring has previously faced criticism for sharing video footage and data with law enforcement agencies without user consent. The lawmakers’ intervention reflects growing bipartisan scrutiny of consumer surveillance technologies and calls for stronger safeguards around home security devices.

GLOBAL: PROTON DATA BREACH EXPOSES 300 MILLION CREDENTIALS ON THE DARK WEB
A massive data breach has reportedly compromised more than 300 million Proton account credentials, which have since appeared for sale on dark web marketplaces. The leaked data include email addresses and passwords linked to ProtonMail and ProtonVPN services. Early investigations suggest the breach may have resulted from a third-party vulnerability rather than a direct intrusion into Proton’s core infrastructure. The company stated it is conducting a full forensic review and has urged users to reset their passwords and enable two-factor authentication. The incident underscores the persistent risks facing even privacy-focused service providers in the evolving cybersecurity landscape.

UNITED STATES: NYPD FACES FEDERAL LAWSUIT OVER ALLEGED UNCONSTITUTIONAL SURVEILLANCE PROGRAM
The New York City Police Department is facing a federal lawsuit accusing it of operating an unconstitutional citywide surveillance system. The complaint, filed by civil liberties groups, alleges that the NYPD employs facial recognition tools, drones, and extensive camera networks to monitor residents and public gatherings without judicial oversight. Plaintiffs argue that the department’s practices infringe upon First and Fourth Amendment rights, chilling free expression and violating privacy protections. The lawsuit seeks an injunction halting the surveillance activities and the creation of an independent oversight body. The NYPD has denied wrongdoing, asserting that its technologies are used lawfully to ensure public safety.