L’OHIO APPROVA LA LEGGE SULLA VERIFICA DELL’ETÀ PER I SITI CON CONTENUTI PER ADULTI
Lo stato dell’Ohio ha approvato una nuova legge che impone l’obbligo di verifica dell’età per accedere ai siti web con contenuti per adulti. La legge, firmata dal governatore Mike DeWine, entrerà in vigore il 1° ottobre 2025. Secondo la normativa, le piattaforme che contengono almeno il 33,3% di contenuti sessualmente espliciti dovranno implementare meccanismi “commercialmente ragionevoli” per verificare che l’utente abbia almeno 18 anni. Le modalità di verifica possono includere sistemi biometrici o l’uso di documenti d’identità ufficiali.
META RISOLVE LA CAUSA PRIVACY DA 8 MILIARDI DI DOLLARI
Meta Platforms ha raggiunto un accordo preliminare per chiudere una causa collettiva negli Stati Uniti legata alla gestione dei dati personali degli utenti. La causa, che minacciava un risarcimento fino a 8 miliardi di dollari, accusava Meta di aver tracciato gli utenti anche dopo che questi avevano disattivato la cronologia delle attività su app e siti web.
Secondo le fonti, l’accordo non prevede l’ammissione di colpa da parte di Meta. Tuttavia, l’azienda si impegna a modificare alcune pratiche di raccolta dati e a migliorare la trasparenza. I termini finanziari precisi non sono stati resi pubblici e l’intesa deve ancora ricevere l’approvazione del tribunale. L’accordo potrebbe rappresentare una svolta importante nella regolamentazione della privacy digitale.
I FUNZIONARI DI MEDICAID HANNO CONSENTITO ALL’ICE DI ACCEDERE AI DATI SANITARI PER LOCALIZZARE I MIGRANTI
Un’indagine del Guardian ha rivelato che alcuni funzionari statunitensi del programma Medicaid hanno permesso al Servizio immigrazione e dogane (ICE) di accedere ai dati sanitari dei beneficiari per facilitare l’individuazione di migranti irregolari. I dati includevano informazioni personali sensibili come indirizzi, numeri di telefono e dettagli di contatto di emergenza. Secondo gli esperti, questa pratica viola i principi fondamentali della privacy sanitaria e potrebbe scoraggiare i migranti dal cercare cure mediche. L’ICE ha difeso la pratica come parte delle sue operazioni legali, ma l’episodio ha sollevato forti critiche da parte di attivisti per i diritti umani e associazioni mediche.
OHIO PASSES AGE VERIFICATION LAW FOR ADULT CONTENT SITES
The state of Ohio has passed a new law requiring age verification for access to adult content websites. The law, signed by Governor Mike DeWine, will take effect on October 1, 2025. Under the legislation, any platform containing at least 33.3% sexually explicit content must implement “commercially reasonable” age verification methods to ensure users are at least 18 years old.
Verification methods may include biometric systems or the use of official identification. Proponents claim the law is meant to protect minors, while critics raise concerns about privacy risks and restrictions on freedom of expression. Ohio joins a growing list of U.S. states enacting similar regulations.
META SETTLES $8 BILLION PRIVACY LAWSUIT
Meta Platforms has reached a preliminary settlement in a U.S. class action lawsuit related to the misuse of user data. The lawsuit, which threatened up to $8 billion in damages, accused Meta of tracking users even after they had disabled activity history on apps and websites.
The settlement does not include any admission of wrongdoing by Meta. However, the company has agreed to modify some of its data collection practices and improve transparency. The exact financial terms have not been disclosed, and the agreement is still subject to court approval. The case may set a precedent for future digital privacy enforcement.
MEDICAID OFFICIALS ALLOWED ICE ACCESS TO HEALTH DATA TO TRACK MIGRANTS
An investigation by The Guardian revealed that some U.S. Medicaid officials allowed Immigration and Customs Enforcement (ICE) to access healthcare data of program recipients to help locate undocumented migrants.
The data accessed included sensitive personal details such as home addresses, phone numbers, and emergency contacts. Experts argue this violates core principles of health privacy and may deter migrants from seeking necessary medical care. ICE defended the practice as legally justified, but it has drawn harsh criticism from human rights advocates and healthcare organizations.