VOIX DE LA TECH | L’immersif vu par Thierry Frémaux (Festival de Cannes) et Guido Scorza (GPDP) déclare DeepSeek “illicite“ en Italie

🎧 Thierry Frémaux, le délégué général du Festival de Cannes, et Guido Scorza, l’un des quatre membres élus par le Parlement de la Autorità Garante per la protezione dei dati personali (l’équivalent, en Italie, de notre CNIL) sont mes deux “Voix de la Tech”, cette semaine. Ils font de ce 34è épisode du #podcast un moment à nouveau passionnant.
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GOOD MORNING PRIVACY! | Basta rubare i nostri contenuti!

“Rubare è antiamericano. Dite a Washington di far pagare alle Big Tech i contenuti che rubano” È il claim di una massiccia campagna degli editori americani contro le fabbriche di algoritmi. Ed è anche l’argomento del caffè di questa mattina.

La risposta di centinaia di editori americani alle richieste indirizzate alla Casa Bianca dalle big tech, Google e OpenAI in testa non si è fatta attendere.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Niente visto di studio per gli USA a chi sui social ne ha parlato male

Speriamo che il caffè di questa mattina non mi costi il mio prossimo viaggio negli Stati Uniti ma la notizia va data e raccontata, credo. Niente visto di studio per entrare negli USA per gli studenti che sui social avessero criticato i valori americani.

“Non vogliamo persone nel nostro Paese che commettano crimini e minaccino la nostra sicurezza nazionale o la sicurezza pubblica. È così semplice, soprattutto le persone che sono qui come ospiti”.
A parlare Carlo Rubio Segretario di Stato alla Casa Bianca.
E che il principio sia semplice è innegabile.
E, probabilmente, l’obiettivo è anche condivisibile.
È un’ambizione non solo legittima ma dovremmo avere un po’ tutti.
La questione attorno alla quale interrogarsi è se il perseguimento di questo obiettivo giustifichi il mezzo che il Segretario di Stato americano ha appena ordinato alle ambasciate del suo Paese di adottare nel valutare le domande di visto, a cominciare da quelle degli studenti che ne chiedono uno per studiare nelle università USA.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Quanto sai sedurre? Te lo dice un chatbot

Questa ancora mi mancava: un chatbot per esercitarsi a conquistare la nostra anima gemella. È appena sbarcato su Tinder grazie a OpenAI ed è protagonista del caffè di questa mattina!

Tinder, una delle app di incontri più famosa del mondo, sta proponendo ai suoi utenti, per ora solo quelli americani, un gioco forse educativo, forse demenziale, a ciascuno esprimere il proprio giudizio o, più semplicemente, come propongono dal quartier generale della società, giocarci, senza prenderlo troppo sul serio.

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