Caso Deepseek, Usa vs. Cina. E noi nel mezzo | 02/02/2025
Link alla puntata: Caso Deepseek, Usa vs. Cina. E noi nel mezzo | Video Sky
Caso Deepseek, Usa vs. Cina. E noi nel mezzo | 02/02/2025
Link alla puntata: Caso Deepseek, Usa vs. Cina. E noi nel mezzo | Video Sky
È la solita storia con le cose di una certa innovazione tecnologica: la comodità ha un prezzo che, talvolta, è salato. CSV, una delle più celebri catene di farmacie al mondo ha da poco annunciato che intende rendere disponibile ai clienti, attraverso la propria app, un servizio che consentirà loro di aprire le vetrine presenti nei punti vendita senza più bisogno di chiamare l’addetto e attenderne l’arrivo. L’idea è di disarmante semplicità: aprire la vetrina di un negozio con la stessa facilità con la quale si sblocca un monopattino elettrico.
E, però, c’è il solito ma.
Il conto da pagare in termini di privacy sembra salato.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso un provvedimento di limitazione del trattamento dei dati personali nei confronti di DeepSeek, richiamando alla memoria quanto accaduto con ChatGPT. Questo intervento sottolinea le crescenti preoccupazioni relative alla privacy e al trattamento dei dati da parte di applicazioni tecnologiche avanzate, non solo in Italia ma in tutta Europa. Le implicazioni di tale blocco potrebbero avere effetti di vasta portata, richiedendo un’attenta analisi delle risposte e delle reazioni non solo delle aziende coinvolte ma anche di altri enti regolatori a livello europeo. Con Guido Scorza discutiamo delle motivazioni dietro questo provvedimento, le reazioni delle aziende interessate e le possibili conseguenze a breve e lungo termine. È un tema complesso che solleva interrogativi sulla responsabilità nella gestione dei dati personali nell’era digitale, invitando ad un dibattito più ampio su come bilanciare innovazione tecnologica e diritti alla privacy. Cosa ne pensate? Condividete la vostra opinione e partecipare alla discussione nei commenti: come dovrebbero gestire le aziende i dati personali? Le autorità stanno facendo abbastanza per proteggere i cittadini?
31/01/2025
Condotto da: LORENZO LO BASSO
Intervento di: AVV GUIDO SCORZA (COMPONENTE GARANTE PROTEZIONE DATI PERSONALI), DARIO MARTINI (IL TEMPO)
Perché abbiamo ordinato il blocco di DeepSeek
La notizia ormai è nota e ha già fatto il giro del mondo.
Abbiamo ordinato, in via d’urgenza, a DeepSeek, l’emula cinese di ChatGPT, di interrompere ogni trattamento di dati personali relativo agli interessati italiani e abbiamo contestualmente aperto un’istruttoria.
Ieri abbiamo celebrato, con un giorno di ritardo, la Giornata Europea della Privacy. Tra i temi affrontati, una sfida più urgente delle altre: come governiamo quella che abbiamo definito e che in effetti credo sia l’era del cambiamento? Mi sembra una riflessione utile anche per il nostro caffè del mattino.
Continua a leggereSe addirittura una leggenda vivente del calibro di Sir James Paul McCartney decide che non può rimanere in silenzio e che deve far sentire la sua voce non solo per cantare, allora, forse, potremmo e dovremmo trovarci tutti d’accordo che il problema esiste e che va affrontato con l’urgenza e la determinazione che merita.
Continua a leggereIn America il fenomeno sta esplodendo ma è ragionevole supporre che stia accadendo lo stesso anche da questa parte dell’oceano o che accadrà presto. Centinaia di studenti universitari – e, per la verità, anche delle scuole superiori – che si ritrovano senza borse di studio o con voti ridotti di percentuali significative perché i sistemi di intelligenza artificiale che i professori utilizzano per verificare se sono stati utilizzati servizi basati sull’intelligenza artificiale per fare compiti, temi o risolvere problemi suggeriscono, contrariamente al vero, una risposta affermativa.
Continua a leggereDue ricercatori americani, nei giorni scorsi, hanno pubblicato un post sul loro blog nel quale raccontano la facilità sconvolgente con la quale sono riusciti a hackerare l’elettronica di bordo di una Subaru accedendo, da remoto, a funzioni e dati che hanno loro consegnato, di fatto, il controllo assoluto sulla macchina, per fortuna di proprietà della madre di uno dei due.
Continua a leggere