GOOD MORNING PRIVACY! | App per il monitoraggio del ciclo o aspirapolveri di dati? Donne, non cadete nella trappola

Nel mondo patinato delle app per la salute femminile, ci viene raccontato che il monitoraggio del ciclo mestruale sia un gesto di empowerment, un atto di consapevolezza del proprio corpo. Peccato che, dietro l’interfaccia rosa pastello e i messaggi motivazionali, si nasconda un’industria che tratta i dati più intimi delle donne come moneta di scambio. Duro, anzi no, durissimo il J’accuse del Minderoo Centre for Technology and Democracy dell’Università di Cambridge. La sigla e ne parliamo perché questo è il genere di cose delle quali giornali e televisioni dovrebbero occuparsi molto di più.

Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | Se vuoi conquistare una donna (o un uomo) mettici la faccia (quella vera)

Il principio è antico e sacrosanto: per conquistare una persona bisogna esser disponibili a metterci la faccia. La speciale declinazione del principio che Tinder, una delle app di incontri più popolari al mondo, ha appena scelto di utilizzare, qualche dubbio però lo solleva. Che siate utenti di Tinder – non lo confessa mai nessuno – o appassionati di privacy, subito dopo la sigla vi racconto iniziativa e dubbi.

Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | USA: La Corte Suprema legittima la legge texana sull’age verification per il porno

L’anno scorso PornHub, una delle più popolari piattaforme online di contenuti pornografici ha chiuso i battenti in Texas. Il motivo? Una legge che impone agli utenti di quel genere di piattaforme di dimostrare di essere maggiorenni prima di entrare. In tanti hanno, immediatamente, dubitato della legittimità della legge considerandola incompatibile con il primo emendamento, quello sulla libertà di parola. Qualcuno ha fatto di più e ha chiesto e ottenuto che la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America si pronunciasse sulla legge. La sigla e vi racconto come è appena andata a finire.

Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | AI Overviews di Google: non accontentarsi del riassunto

Il 12 giugno un Boeing 787-8 dell’Air India diretto a Londra, 30 secondi dopo essere decollato si è schiantato in un’area residenziale causando la morte di almeno 240 persone, tra quelle a bordo e quelle a terra.
Si è trattato di uno dei più grandi disastri nella storia dell’aviazione.
Milioni di persone in tutto il mondo, naturalmente, hanno cercato notizia sull’accaduto online attraverso il più popolare di tutti i motori di ricerca.
La sigla e vi racconto cosa è andato storto, una lezione facile facile da trarne e una riflessione da avviare.

Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | Disney e Universal contro l’intelligenza artificiale generativa di Midjourney

È una guerra animata e animosa quella appena scoppiata tra i signori incontrastati dell’animazione globale e Midjourney, campione planetario dell’intelligenza artificiale generativa per immagini.
Matite contro algoritmi si potrebbe dire in una sintesi di impatto ma imperfetta perché evidentemente è da tempo che gli algoritmi danno una mano anche all’esercito delle matite.
La sigla e ne parliamo.

Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | In Cina si spegne l’intelligenza artificiale per evitare che gli studenti barino agli esami

Oltre tredici milioni di studenti cinesi, in questi giorni, sono chiamati a conquistarsi un posto in università superando una selezione nazionale niente affatto facile e per essere sicuro che nessuno chieda l’aiutino da casa o, meglio, un aiutino all’intelligenza artificiale si è dovuto ricorrere a una soluzione un po’ drastica che, però, è decisamente figlia dei tempi.
Se siete curiosi, continuate a ascoltare dopo la sigla.

Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | L’intelligenza artificiale può costare cara all’avvocato

La tentazione dell’intelligenza artificiale che ci semplifica la vita e ci rende più facile il lavoro è forte, talvolta irresistibile, anche per gli avvocati che, ormai da qualche anno, in tutto il mondo, ne sono grandi utilizzatori.

E questo riguarda, in particolare, l’intelligenza artificiale generativa.
Ma che succede se una di queste intelligenze artificiali propone a un avvocato una memoria piena zeppa di riferimenti sbagliati e l’avvocato la deposita in Tribunale prendendola per buona?
L’errore, secondo un Giudice inglese, rischia di costare caro all’Avvocato.
Sicuramente più a lui che all’intelligenza artificiale.
La sigla e ne parliamo.

Continua a leggere