GOOD MORNING PRIVACY! | Così è deciso: niente intelligenza artificiale “woke” dal Governo Federale

“L’intelligenza artificiale (IA) svolgerà un ruolo cruciale nel modo in cui gli americani di tutte le età acquisiranno nuove competenze, utilizzeranno informazioni e affronteranno la loro vita quotidiana. Gli americani richiederanno risultati affidabili dall’IA, ma quando pregiudizi ideologici o interessi sociali vengono integrati nei modelli di IA, possono distorcere la qualità e l’accuratezza dei risultati.”
Inizia così l’ordine esecutivo appena firmato dal Presidente degli Stati Uniti d’America in materia di intelligenza artificiale.
Facile, comprensibile e condivisibile almeno sin qui.
Non così per il resto del provvedimento.
La sigla e provo a comprimere la questione in un espresso anche se, forse, non basterebbe un caffè americano in tazza molto grande.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Un chatbot per amico. Sta accadendo ai nostri figli. Che fare?

Una ricerca condotta negli Stati Uniti d’America da Common Sense Media dice che il 72% degli adolescenti tra i 13 e i 17 anni, il che significa circa 20 milioni di bambine, bambini, ragazze e ragazzi ha già provato un chatbot companion, un amico artificiale diversamente intelligente.
Proprio ieri, Telefono Azzurro, dal 1987, in Italia, dalla parte dei più piccoli, ha lanciato un allarme sui rischi legati alle relazioni che si stanno creando tra i più piccoli e i chatbot.
La sigla e ne parliamo.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Si chiamano Velvet Sundown, tanti li ascoltano, tutti ne parlano nell’industria musicale

Si chiamano Velvet Sundown, su Spotify hanno un account verificato, con tanto di spunta blu e sotto un dato, quasi un milione e mezzo di visualizzazioni mensili e tre album al loro attivo.
L’industria musicale, in questo momento, parla di loro più di quanto parli di Madonna e la vostra popstar preferita, chiunque sia.
Non posso sottrarmi dal dedicare un caffè alla loro storia e dopo la sigla vi spiego perchè.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Si chiamano Velvet Sundown, tanti li ascoltano, tutti ne parlano nell’industria musicale

Si chiamano Velvet Sundown, su Spotify hanno un account verificato, con tanto di spunta blu e sotto un dato, quasi un milione e mezzo di visualizzazioni mensili e tre album al loro attivo.
L’industria musicale, in questo momento, parla di loro più di quanto parli di Madonna e la vostra popstar preferita, chiunque sia.
Non posso sottrarmi dal dedicare un caffè alla loro storia e dopo la sigla vi spiego perchè.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Il Missouri contro le fabbriche degli algoritmi: state manipolando la verità

Il 9 luglio scorso il Procuratore Generale del Missouri ha preso carta e penna – si fa per dire – e ha scritto a OpenAI, Google, Microsoft e Meta per chiedere conto di come funzionino i loro servizi di intelligenza artificiale generativa in particolare in fatto di generazione di contenuti su questioni sensibili sul versante politico.
L’ipotesi niente affatto velata è che i servizi in questione distorcano la realtà e, al momento, lo stiano facendo in danno del Presidente Trump.
È un’iniziativa interessante sotto tanti punti di vista.
La sigla e ve la racconto meglio.

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GOOD MORNING PRIVACY! | I chatbot non sono psicologi

C’è uno studio pubblicato da un team di ricercatori di alcuni tra i più prestigiosi centri di ricerca universitari americani, Stanford University in testa che lo dice senza tanti giri di parole e a valle di una serie di ricerche empiriche che non andrebbero sottovalutate: servizi di AI generativa generici come ChatGPT e servizi che si presentano al pubblico come specializzati come alcuni chatbot resi disponibili da CharacterAI pur essendo utilizzati in maniera diffusa da persone che vivono momenti di disagio e fragilità mentale non sono pronti per sostituire analisti e psicologi e il loro uso può essere pericoloso.
La sigla e ne parliamo.

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LA TECH #MADEINITALY | Episodio #115 – Come la privacy può spingere l’innovazione, non ostacolarla.

In questo #115 episodio affrontiamo un tema fondamentale e spesso frainteso: la privacy e il GDPR, l’acronimo che ha generato tanto dibattito e timore nel mondo della tecnologia e dell’innovazione. Oggi parleremo di come privacy e innovazione non siano affatto in contrapposizione, ma possano convivere e anzi alimentarsi a vicenda. Per dare grande importanza a questo tema abbiamo scelto Guido Scorza, avvocato, giornalista e scrittore, nonché membro del Collegio del Garante per la Privacy.

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GOOD MORNING PRIVACY! | La Danimarca dichiara guerra ai deepfake

“Gli esseri umani possono essere fotocopiati digitalmente e utilizzati in modo illecito per ogni sorta di scopo, e io non sono disposto ad accettare una cosa del genere”.
A dirlo il Ministro della cultura Danese, Jakob Engel-Schmidt nell’annunciare l’intenzione di varare nuove regole per porre un argine al dilagante fenomeno dei deepfake.
La sigla e poi ne parliamo.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Dimmi chi sei e ti dirò quanto costa

Una volta in vetrina c’era un prezzo, il cliente entrava, provava a spuntare uno sconto, poi che riuscisse o meno nell’intento decideva se comprare o uscire dal negozio.
E così è stato, per un po’, anche quando il negozio è diventato digitale, salvo il fatto che lo sconto non si poteva chiedere più.
Ma c’era una vetrina, un prezzo uguale per tutti gli utenti della piattaforma, un carrello, a ciascuno fare la propria scelta binaria: comprare oppure no.
Ma cambia tutto e oggi i prezzi dinamici spopolano, spopolano così tanto che ovunque nel mondo si sta correndo ai ripari.
Nello Stato di New York è appena entrata in vigore una nuova legge proprio su questo.
La sigla e ne parliamo.

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