GOOD MORNING PRIVACY! | Occhio a quella cam, magari spia!

Costano sempre meno, sono sempre più facili da installare, durano sempre di più, ormai così tanto che quasi ci dimentichiamo di averle.
Sto parlando delle telecamere di sorveglianza delle quali pullulano le case di mezzo mondo e che centinaia di milioni di utenti, forse miliardi, hanno installato a casa o in ufficio per ragioni di sicurezza.
Si comprano online, arrivano il giorno dopo, si installano in meno di cinque minuti, le si utilizzano per qualche mese con una certa frequenza e, poi, spesso, sempre di meno ma non le si disinstallano.
E il più delle volte, quando le installiamo, preoccupati come siamo solo di verificare che funzionino, non ci preoccupiamo neppure di cambiare la loro password di default.
Meno che meno, nei mesi e negli anni a venire ci preoccupiamo di aggiornare il software e il firmware che danno loro la vita.

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GOOD MORNING PRIVACY! | “Questa AI è un insulto alla vita stessa”, ma l’AI ne imita lo stile

Hayao Miyazaki è uno dei più grandi animatori cinematografici di tutti i tempi, co-fondatore dello Studio Ghibli, uno dei più premiati e famosi studi di animazione al mondo, uno Studio le cui opere sono ormai diventate uno stile, un modo di disegnare e di animare ogni genere di soggetto.
Hayao Miyazaki non ha mai fatto mistero delle sue idee a proposito dell’intelligenza artificiale generativa: tutte le peggiori possibili.
“Un insulto alla vita stessa”, l’ha definita qualche anno fa.
Ed è proprio per questo che sta facendo discutere in giro per il mondo una delle ultime funzionalità di

ChatGPT che consente agli utenti di generare immagini di ogni genere, che si tratti di fantasy o di riproduzione di scene di attualità, proprio con lo stile di Studio Ghibli.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Sez Us. C’è spazio per un social più civile?

Si chiama Sez Us ed è un nuovo social network che nasce con un’idea sicuramente apprezzabile, quella di voler essere uno spazio di confronto e di condivisione di idee, opinioni e contenuti nel quale la civiltà vale più dell’inciviltà e l’educazione più della maleducazione.
Il punto di partenza è questo.
Normalmente i social network premiano in termini di audience i contenuti più divisivi, quelli più radicali, quelli espressi alzando la voce e, talvolta e più semplicemente, in maniera violenta.
Colpa degli algoritmi o, meglio, di chi ha progettato e chi ha scelto di usare certi algoritmi e non altri.
Il risultato, naturalmente, è che chi strilla di più vince.
E vince anche chi fomenta reazioni più accese, violente e esasperate.
Ecco Sez Us sembra intenzionato a spezzare questo circolo vizioso, quello della violenza verbale che genera violenza verbale.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Non voglio aiutare più del necessario quei fottuti robot!

Tony Gilroy è uno degli scrittori e sceneggiatori televisivi di maggior successo del piccolo e del grande schermo.
Una star indiscussa negli Stati Uniti e nel resto del mondo che ha acclamato, tra gli altri suoi successi, Andor, una serie TV da record.
Gilroy aveva deciso di prendere l’intera sceneggiatura della sua serie, più o meno mille e cinquecento pagine, e metterla online, su un sito internet, accessibile gratuitamente al pubblico.
Lo aveva annunciato, ci aveva lavorato, era convinto fosse la cosa giusta da fare.
Poi, nei giorni scorsi, il ripensamento.
Non lo faccio più.
Mi tengo tutto per me.
Non metto nulla online.
Se lo facessi finirebbe inesorabilmente tutto in pasto agli algoritmi delle intelligenze artificiali generative.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Quel chatbot ha istigato mio figlio al suicidio. E ora prende il suo posto!

“Non lo faccio per me ma per scongiurare il rischio che il mio dolore debba appartenere anche a qualcun altro”.
Sono le parole con le quali Megan Garcia, mamma di un quattordicenne morto suicida per effetto – a quanto sostiene la mamma – di una prolungata relazione a carattere sentimentale con un chatbot racconta le ragioni della sua iniziativa giudiziaria nei confronti di CharacterAI, una società specializzata nella messa a disposizione del pubblico di chatbot personalizzati, capaci di intrattenere qualsiasi genere di rapporto con gli utenti.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Quel padre ha ucciso due figli, parola di ChatGPT. Ma è falso…

Immaginate di chiedere a ChatGPT chi siete.
E immaginate di sentirvi rispondere che siete un padre che ha ucciso due dei suoi tre figli e per questo siete finito in prigione.
Vi sentirete come si è sentito un uomo norvegese, peraltro, effettivamente padre di tre figli.
Ma i tre figli in questione sono vivi e il padre non ha mai pensato di far loro del male e men che meno è mai finito in prigione per un crimine tanto orrendo che non ha mai commesso.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Intelligenza artificiale e umanità perduta

Confesso che poche volte, sin qui, scrivere e registrare un episodio di questo podcast mi è umanamente costato così tanto.
Ma quella di oggi è una storia brutta davvero, una storia orribile, anzi, disumana direi, nel senso più letterale del termine.
C’è un fenomeno noto ormai da un po’: quello di influencer completamente artificiali, che non esistono in natura perché generati dall’intelligenza artificiale e che sono usati dai loro padroni – un po’ come i burattinai usano i burattini – per far soldi, talvolta anche tanti.

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GOOD MORNING PRIVACY! | Uomini, robot e discriminazioni

L’impatto dell’interazione tra uomini e intelligenza artificiale sulla discriminazione è il titolo dello studio appena pubblicato dal Policy Lab della Commissione europea.
Centodieci pagine tutte da leggere per convincersi, numeri, dati e esperimenti alla mano che le cose sono più difficili di quanto non appaiano quando si tratta di garantire che le decisioni algoritmiche o – il che non è troppo diverso – i suggerimenti algoritmici di decisioni umane non incorrano in pericolose e gravi discriminazioni.

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