GOOD MORNING PRIVACY! | Tre mesi all’anno sullo smartphone. Meno forse si può!

Quasi sei ore al giorno, 5 ore e 55 minuti per l’esattezza davanti allo schermo di uno smartphone, di un tablet o di un PC.
È questo il tempo medio che spendiamo in Europa davanti ai nostri dispositivi.
In Italia 176 minuti, sempre in media, solo a fissare lo schermo dello smartphone.
Tre mesi all’anno con gli occhi puntati sullo smartphone secondo il rapporto We Are Social 2024.
Tempo sprecato o tempo bene investito o, comunque, da impegnare necessariamente così?
Difficile se non impossibile a dirsi.

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PRIVACY DAILY 10.03.2025

USA: LE AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE FEDERALI E STATALI SI CONCENTRANO SULLE QUESTIONI RELATIVE AI DATI DI GEOLOCALIZZAZIONENegli Stati Uniti, le autorità di regolamentazione a livello federale e statale stanno focalizzando la loro attenzione sulle problematiche relative alla privacy dei dati di geolocalizzazione. In un contesto in cui il tracciamento della posizione degli utenti diventa sempre… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 07.03.2025

UTAH APPROVA UN DISEGNO DI LEGGE SULLA GARANZIA DELL’ETA CHE RICHIEDE AI APP STORE DI EFFETTUARE CONTROLLIA Utah è stato approvato un disegno di legge che introduce misure per garantire la verifica dell’età degli utenti sugli app store. La normativa, che prevede controlli specifici per proteggere i minori da contenuti inappropriati, rappresenta un passo importante… Continua a leggere

PRIVACY DAILY 06.03.2025

CINA: LA CYBERSPACE ADMINISTRATION HA PUBBLICATO I REQUISITI RELATIVI AGLI AUDIT SULLA PROTEZIONE DEI DATILa Cyberspace Administration cinese ha pubblicato nuove misure che definiscono i requisiti per gli audit di conformità in materia di protezione dei dati. Queste linee guida stabiliscono procedure dettagliate e standard rigorosi che le organizzazioni devono seguire per verificare il rispetto… Continua a leggere

GOOD MORNING PRIVACY! | Diario di un chatbot sentimentale

Avete mai provato a lanciare una ricerca su YouTube scrivendo semplicemente “In love with a chatbot”?

Se lo fate vi imbatterete in migliaia di video, in ogni lingua del mondo che raccontano di storie d’amore tutte egualmente realmente accadute tra persone in carne ed ossa, donne e uomini e chatbot. Quello che abbiamo appena sentito è l’inizio di un’intervista a Alaina Winters, moglie innamorata di un chatbot.

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GOOD MORNING PRIVACY! | La dura vita di chi cerca informazioni sull’aborto online negli USA

Per fortuna non ci riguarda direttamente ma c’è un articolo appena pubblicato da Mashable che ha dolorosamente rapito la mia attenzione questa mattina.
Il titolo dice quasi tutto: “Come richiedere un aborto proteggendo la tua privacy digitale”.
Il contenuto, naturalmente, è quello suggerito dal titolo.
Una lunga serie di istruzioni da seguire se si vive negli Stati Uniti d’America e si vuole saperne di più sull’aborto, istruzioni, purtroppo, utili oggi più di ieri a seguito del giro di vite dell’Amministrazione Trump contro l’aborto.

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PRIVACY DAILY 04.03.2025

LA COMMISSIONE EUROPEA E IL PDPC SI IMPEGNANO A COLLABORARE PER MIGLIORARE LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI.La Commissione europea e il PDPC (Singapore Personal Data Protection Commission) hanno annunciato una collaborazione mirata a rafforzare la protezione dei dati personali. Nel comunicato congiunto, firmato dai rispettivi rappresentanti, viene sottolineata l’importanza dello scambio di best practices e… Continua a leggere

A little privacy, please! | Sergio Aracu ha chiesto all’Avvocato Guido Scorza di spiegare tutte le criticità riscontrate sull’app cinese di AI

Nelle scorse settimane ci siamo occupati, da diverse angolature, dell’avvento, anche in Italia, di DeepSeek, e degli effetti causati dall’introduzione dell’applicazione cinese dei modelli di intelligenza artificiale che, in pochi giorni, ha scalato le vette della classifica dei download gratuiti dell’App Store sia nella stessa Cina sia negli Stati Uniti, sorpassando ChatGPT. Come è noto, DeepSeek è paragonabile a OpenAI nella risoluzione di problemi matematici, nella programmazione e nell’inferenza del linguaggio naturale.

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GOOD MORNING PRIVACY! | “Contatto erede”, non sempre ciò che utile sapere è anche divertente

Questo è, probabilmente, uno dei podcast destinato a generare il maggior numero di scongiuri e gesti apotropaici della storia e, sicuramente, non è uno dei migliori con i quali iniziare una giornata.
E, però, proprio perché non ci piace pensarci c’è una funzione che Apple mette a disposizione degli utenti dei suoi dispositivi che rischia di essere sotto-utilizzata e che, invece, è – o può essere – preziosa.
Si chiama “contatto erede” e serve a identificare una o più persone che in caso di nostra morte possano accedere ai contenuti dei nostri dispositivi Apple o, almeno, a una parte di quelli archiviati su iCloud.

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