No, non è vero che in America le persone comuni siano tanto ottimiste a proposito dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulle loro vite. Ma la percezione è diversa se lo si chiede a chi lavora nel campo dell’intelligenza artificiale. Interessanti i risultati di una ricerca del Pew Research center.
Il rischio sembra concreto: smantellare le regole sulla privacy con la solita scusa della semplificazione e della competitività. Un altro caffè amaro oggi.
Speriamo che il caffè di questa mattina non mi costi il mio prossimo viaggio negli Stati Uniti ma la notizia va data e raccontata, credo. Niente visto di studio per entrare negli USA per gli studenti che sui social avessero criticato i valori americani.
Questa ancora mi mancava: un chatbot per esercitarsi a conquistare la nostra anima gemella. È appena sbarcato su Tinder grazie a OpenAI ed è protagonista del caffè di questa mattina!
Tinder, una delle app di incontri più famosa del mondo, sta proponendo ai suoi utenti, per ora solo quelli americani, un gioco forse educativo, forse demenziale, a ciascuno esprimere il proprio giudizio o, più semplicemente, come propongono dal quartier generale della società, giocarci, senza prenderlo troppo sul serio.
In questa puntata di A little privacy, please!, il nostro speaker Sergio Aracu presenta l’ultima fatica editoriale dell’Avv. Guido Scorza, “Diario di un chatbot sentimentale”Continua a leggere →
Costano sempre meno, sono sempre più facili da installare, durano sempre di più, ormai così tanto che quasi ci dimentichiamo di averle. Sto parlando delle telecamere di sorveglianza delle quali pullulano le case di mezzo mondo e che centinaia di milioni di utenti, forse miliardi, hanno installato a casa o in ufficio per ragioni di sicurezza. Si comprano online, arrivano il giorno dopo, si installano in meno di cinque minuti, le si utilizzano per qualche mese con una certa frequenza e, poi, spesso, sempre di meno ma non le si disinstallano. E il più delle volte, quando le installiamo, preoccupati come siamo solo di verificare che funzionino, non ci preoccupiamo neppure di cambiare la loro password di default. Meno che meno, nei mesi e negli anni a venire ci preoccupiamo di aggiornare il software e il firmware che danno loro la vita.
“La Federal Trade Commission è, come sanno i più, una delle agenzie americane più attive nella protezione degli utenti, dei consumatori, dei bambini e delle persone in generale nella dimensione digitale e non solo.
Hayao Miyazaki è uno dei più grandi animatori cinematografici di tutti i tempi, co-fondatore dello Studio Ghibli, uno dei più premiati e famosi studi di animazione al mondo, uno Studio le cui opere sono ormai diventate uno stile, un modo di disegnare e di animare ogni genere di soggetto. Hayao Miyazaki non ha mai fatto mistero delle sue idee a proposito dell’intelligenza artificiale generativa: tutte le peggiori possibili. “Un insulto alla vita stessa”, l’ha definita qualche anno fa. Ed è proprio per questo che sta facendo discutere in giro per il mondo una delle ultime funzionalità di
ChatGPT che consente agli utenti di generare immagini di ogni genere, che si tratti di fantasy o di riproduzione di scene di attualità, proprio con lo stile di Studio Ghibli.
Si chiama Sez Us ed è un nuovo social network che nasce con un’idea sicuramente apprezzabile, quella di voler essere uno spazio di confronto e di condivisione di idee, opinioni e contenuti nel quale la civiltà vale più dell’inciviltà e l’educazione più della maleducazione. Il punto di partenza è questo. Normalmente i social network premiano in termini di audience i contenuti più divisivi, quelli più radicali, quelli espressi alzando la voce e, talvolta e più semplicemente, in maniera violenta. Colpa degli algoritmi o, meglio, di chi ha progettato e chi ha scelto di usare certi algoritmi e non altri. Il risultato, naturalmente, è che chi strilla di più vince. E vince anche chi fomenta reazioni più accese, violente e esasperate. Ecco Sez Us sembra intenzionato a spezzare questo circolo vizioso, quello della violenza verbale che genera violenza verbale.
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